Radicali liberi: quando possono rivelarsi dannosi per il nostro organismo
I radicali liberi rappresentano da sempre uno degli argomenti più discussi: quali sono le loro proprietà benefiche? In che occasione possono rivelarsi dannosi per il nostro organismo? Come facciamo a tenerli sotto controllo? Queste sono tre delle domande che quotidianamente ci vengono poste, alle quali oggi daremo risposta, fornendoti tutte le informazioni sull’argomento in questione. Partendo dal principio: cosa sono i radicali liberi?
Radicali liberi: cosa sono e quali sono le principali tipologie
La classificazione dei radicali liberi: vediamo quelli più conosciuti
Radicali liberi: a cosa servono e quali sono le azioni benefiche
Come proteggere il nostro organismo dai radicali liberi in eccesso
AlaGym, l’integratore di Natural Beauty: come difendersi dai radicali liberi in eccesso
Radicali liberi: cosa sono e quali sono le principali tipologie
Rappresentano delle vere e proprie molecole instabili, contenenti un numero dispari di elettroni. La loro composizione chimica li rende altamente reattivi: per raggiungere una situazione di equilibrio, tendono a legarsi con altre molecole alla continua ricerca dell’elettrone mancante per pareggiare la propria carica elettromagnetica.
In questo modo si dà vita a quella che viene scientificamente definita “reazione di ossidoriduzione”, ossia lo scambio di elettroni tra due molecole: quella che lo acquista, chiamata ossidante, e quella che lo perde, detta riducente. Quest’ultima a sua volta inizierà un processo a catena, in quanto divenuta instabile, cercherà l’elettrone che le è stato sottratto precedentemente. Era il 1935 quando il noto biochimico tedesco Leonor Michaelis evidenziò per la prima volta come le ossidoriduzioni biologiche avvenissero per via di intermediari radicalici.
Radicali liberi: cosa sono e quali sono le principali tipologie
La classificazione dei radicali liberi: vediamo quelli più conosciuti
Rientrano nella categoria “SCO”- Specie Chimiche Ossidanti. I più noti radicali liberi sono i “ROS”- Reactive Oxygen Specie, la cui produzione è legata alle reazioni biochimiche cellulari. Troviamo inoltre:
- O2-, l’anione superossido;
- H2O2- perossido d’idrogeno;
- OH·¯ – radicale ossidrile.
Come abbiamo spiegato, la loro alta reattività dipende proprio dalla costituzione naturale. Esistono inoltre radicali liberi diversi dalle molecole dell’ossigeno, che possono rilevarsi dannosi, come vedremo di seguito:
- RNS – Reactive Nitrogen Species, con la presenza di azoto;
- RCS – Reactive Carbon Species, a contenuto di carbonio;
- RSS – Reactive Sulphur Species, con zolfo.
Radicali liberi: a cosa servono e quali sono le azioni benefiche
Giocano un ruolo fondamentale in molteplici processi fisiologici del nostro organismo, esercitando notevoli azioni benefiche.
L’anione superossido, il perossido di idrogeno e il radicale idrossile stimolano le funzioni immunitarie. Nello specifico, rappresentano lo strumento con il quale un gruppo di globuli bianchi (leucociti polimorfonucleati) si difende dall’attacco di cellule batteriche patogene. Grazie alla loro reattività, fungono da supporto al sistema immunitario, un alleato invincibile il cui aiuto non può mancare.
Attraverso la presenza del perossisoma in queste molecole, viene esercitata un’azione di smaltimento di tutti i materiali cellulari di scarto. Se questo non avvenisse, questi elementi si accumulerebbero all’interno delle cellule, causandone la morte prematura. I radicali liberi, oltre a smaltirli correttamente, li disgregano in molecole che possono essere a loro volta riutilizzate. Un vero e proprio riciclo naturale ed efficace!
Radicali liberi e antiossidanti: come raggiungere l’equilibrio ed evitare la presenza di molecole dannose
Come abbiamo visto, la produzione di radicali liberi è un evento fisiologico, che non può essere fermato. Al tempo stesso, è necessario controllare l’azione di queste molecole. Per questo, scendono in campo gli antiossidanti, molecole capaci di legarsi ai ROS, inattivandoli.
La maggior parte degli antiossidanti vengono prodotti dalle nostre cellule, pertanto definiti endogeni. Altri invece vengono assunti attraverso l’alimentazione. La situazione ottimale si raggiunge con l’equilibrio tra gli ossidanti e i radicali liberi: i primi hanno lo scopo di tenere sotto controllo il livello dei secondi, quest’ultimi esercitano tutte le proprietà benefiche dapprima evidenziate. Se questo equilibrio non viene raggiunto, si parla di radicali liberi in eccesso, che rappresentano un pericolo per il corretto funzionamento del nostro organismo. Si attiverebbe una catena di reazioni di ossidazione che altererebbe:
- proteine;
- DNA;
- fosfolipidi.
Questa condizione di squilibrio viene definita stress ossidativo: quante volte ne abbiamo sentito parlare? Con tale termine si identifica la situazione di pericolo in cui i radicali liberi prevaricano sulle difese endogene antiossidanti, causando una serie di danni.
Invecchiamento delle cellule, insorgere di patologie piuttosto gravi (sclerosi multipla, artrite reumatoide, morbo di Parkinson e Alzheimer) sono soltanto alcune delle conseguenze alle quali si va incontro se non si interviene immediatamente.
Come proteggere il nostro organismo dai radicali liberi in eccesso
La produzione di radicali liberi avviene principalmente in maniera endogena, vi sono al tempo stesso dei fattori che contribuiscono alla rottura dell’equilibrio, stimolando l’insorgenza dello stress ossidativo, tra cui:
- presenza di infiammazioni;
- esposizione ad ambienti inquinanti;
- fumo attivo e passivo (basti pensare che tali molecole sono tra le 4000 sostanze presenti nelle sigarette) e consumo di alcolici;
- stress psico-fisico;
- esposizione prolungata ai raggi UV.
Questo e tanto altro ancora determina la presenza di radicali liberi in eccesso, che possono essere contrastati soltanto attraverso uno stile di vita salutare. Un’alimentazione errata è tra i principali fattori di rischio ossidativo: è necessario assumere il giusto quantitativo di nutrienti, necessari per garantire il corretto funzionamento del nostro organismo.
Oggi però ciò risulta non facile: a seguito dell’agricoltura intensiva e dell’utilizzo di fertilizzanti chimici e non naturali, gli alimenti non contengono più lo stesso quantitativo di minerali, come avveniva nel passato. Pertanto, risulta fondamentale integrare correttamente nella propria alimentazione tutto ciò di cui abbiamo bisogno. In questo, viene in nostro aiuto AlaGym.
AlaGym, l’integratore di Natural Beauty: come difendersi dai radicali liberi in eccesso
AlaGym svolge un’immediata azione antiossidante, importante per ripristinare il livello di radicali liberi presenti nelle nostre cellule. Come avviene ciò? Grazie alle sue proprietà, riattiva il glutatione. Per chi non lo sapesse, si tratta di un antiossidante endogeno, il cui ruolo è quello di proteggere le cellule dall’eccessiva ossidazione. Nel momento in cui viene attivato il glutatione, i benefici che si ottengono sono i seguenti:
- Si contrasta lo stress ossidativo
- Si difendono le cellule, evitandone la premorienza
- Si rafforza il sistema immunitario.
Il potere antiossidante di AlaGym è tale da essere in grado di riattivare le funzionalità delle vitamine A, E e C, che se assunte singolarmente e non simultaneamente (come avviene con l’integratore), vengono ossidate dai radicali liberi in eccesso.
Nel momento in cui integriamo AlaGym all’interno del nostro regime alimentare, proteggiamo le cellule da un’eccessiva ossidazione, che potrebbe appunto causarne la morte prematura. Riduce inoltre le infiammazioni causate proprio da questo squilibrio, donando sollievo e benessere ai tendini, ai nervi e a tutti i muscoli colpiti.
Perché scegliere Alagym?
Grazie all’integratore, garantirai al tuo organismo le seguenti azioni benefiche:
- prevenire l’invecchiamento cutaneo, rallentando la comparsa di rughe, anche in caso di predisposizione genetica;
- rallentare l’invecchiamento cellulare;
- lenire le infiammazioni muscolari legati allo stress ossidativo.
In caso di fase acuta del problema infiammatorio, è possibile inserirlo all’interno della terapia, sempre dietro consulto medico. Ne consigliamo l’assunzione a scopo preventivo, prendendolo a cicli periodici, sempre in base alle proprie esigenze.