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I 10 Cibi Più Difficili Da Digerire

I 10 alimenti più difficili da digerire.

La digestione è un processo complesso che ha inizio nella bocca e si conclude nell’intestino. In base all’alimento ingerito, il processo può richiedere tempi e dinamiche diverse. Siamo solitamente convinti che il nostro stomaco sia pronto a ricevere qualsiasi tipo di alimento e che il nostro organismo sia in grado di elaborarlo solo perché si tratta di cibo. Ma ci sono alcuni alimenti che, per composizione e sostanze contenute, mettono a dura prova il nostro apparato digerente, richiedendo tempi anche molto lunghi per essere scomposti e permettere al nostro corpo di assimilarne i nutrienti ed espellerne le scorie. Con la digestione, infatti, avviene la riduzione delle molecole complesse in molecole più semplici e i tempi per digerire dipendono dalla capacità di frammentare in modo più o meno agevole un certo alimento da parte degli enzimi deputati alla digestione di ogni tipologia di cibo. Dunque bisogna tenere a mente che un processo digestivo più lungo non giova all’organismo. Inoltre, mangiando cibi di difficile digestione, siamo assaliti da una sensazione di pesantezza che spesso si trasforma in un senso di sonnolenza che non ci abbandona prima di qualche ora. Pertanto, esistono pietanze molto laboriose da digerire che incidono su umore, sonno, tranquillità e capacità di sentirsi attivi.

Di seguito, proponiamo una classifica dei dieci cibi più difficili da digerire, e quindi da consumare con moderazione, specialmente di sera, e del perché mettano così a dura prova le capacità del nostro apparato digerente.

10 – Aglio e cipolla

Iniziamo subito con una sorpresa. Sono tra gli ingredienti salutari per eccellenza, ma se mangiati crudi possono dare un senso di pesantezza non casuale. Il motivo? Stimolano la produzione di gas nell’intestino, e quindi gonfiori e flatulenza. Dunque, gusto e salute vanno d’accordo: basta cuocerli ed è tutto risolto.

9 – Il tonno sott’olio

Pesci grassi come tonno, aringa, anguilla e salmone richiedono tempi di digestione piuttosto lunghi. Sott’olio, poi, il grasso (benché “buono”) non fa che aumentare.

 

8 – Il latte

Il latte dà un bel daffare al nostro organismo. Questo perché, in origine, tutti gli esseri umani erano intolleranti al lattosio: lo stomaco non era predisposto per assimilare correttamente il latte di altri animali, non possedendo gli enzimi necessari. Fu probabilmente una mutazione genetica avvenuta presso i popoli Indoeuropei(responsabile, forse, del loro carattere guerriero?) a renderci tolleranti al lattosio. Che, tuttavia, rimane un ingrediente digerito assai lentamente, anche per il suo elevato contenuto di grassi.

 

7 – Il cioccolato al latte

Alla laboriosità del latte si aggiungono le scatenate irritazioni intestinali che può determinare il cioccolato: un mix esplosivo da limitare, soprattutto a cena. Il fondente, invece, in quantità moderate è ormai unanimemente considerato un cibo tra i più sani, anche se eccitante e poco amico del riposo notturno.

 

6 – I formaggi

Grassi e lattosio rallentano la digestione anche dei formaggi. E la questione diventa particolarmente complicata se vengono abbinati a carne, pesce e uova.

 

5 – I legumi

Ceci fave, lenticchie e fagioli sono cibi altamente flatulenti e molto pesanti da digerire. Per tamponare questo effetto, però, esistono numerosi accorgimenti: primo, prolungare il più possibile la fase di ammollo nei legumi secchi; secondo, abituare l’intestino all’assunzione regolare dei legumi, alimento insostituibile per la nostra salute; terzo, ricorrere a legumi facilmente digeribili come ad esempio le lenticchie decorticate.

 

4 – Le carni rosse

Sono tra i cibi più laboriosi da digerire: per una bistecca occorrono circa 4 ore. Le cause risiedono, in primo luogo nella ricchezza di grassi (ovviamente il discorso vale meno per il filetto e i tagli più magri). E, soprattutto, nel suo maggiore pregio: la ricchezza di proteine di alta qualità per il nostro organismo. Per rendere più digeribile la carne esistono vari metodi: tritandola, ad esempio, in modo da ridurre il “lavoro” ai succhi gastrici; sottoponendola al procedimento più ovvio, ossia la cottura; trattandola con sostanze acide come limone o aceto (la marinatura, da questo punto di vista, è un bene); e poi accompagnarla a delle verdure.

 

3 – I fritti

Quando mangiamo una pietanza fritta apportiamo al nostro stomaco una quantità di grassi molto più elevata di quella che riuscirebbe a gestire. E questo può scatenare infiammazioni, pesantezza e dolori addominali, soprattutto in soggetti con intestino irritabile.

 

2 – Crauti e cavoli

Una miniera di sostanze benefiche per il nostro organismo, ma anche un processo di digestione niente male: i cavoli cotti (inclusi i teutonici crauti), per essere digeriti, richiedono in media qualcosa come 480 minuti. E producono una gran quantità di gas intestinali. La digestione più difficile si ha con cavolfiore, cavolini di Bruxelles e broccoli.

 

1 – Sardine sott’olio

Va bene la ricchezza di omega 3 e dei grassi monoinsaturi dell’olio extravergine d’oliva, ma per la digestione, con le sardine sott’olio, il gioco si fa veramente duro: per digerirle infatti il nostro corpo impiega più di 8 ore! Responsabili, la gran quantità di grassi. Buoni, ma pur sempre grassi. Quindi, parola d’ordine: moderazione.

 

 

 

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